Credo che questo luogo procederà con un rodaggio piuttosto lento ed approfondito. Ancora non so bene che aspetto vorrei dare al mio secondo diario virtuale (se escludiamo il tentativo del primissimo: fallito dopo un unico post). Sto ovviamente parlando dei contenuti, non della grafica, poiché di quella dovrò occuparmi con ancora più calma: devo ancora capire come funziona, ma non mi metto fretta. E’ un elemento del tutto secondario.
Mi piacerebbe riuscire a sembrare intelligente, qui dentro, ma il problema è che poi creo false aspettative. La verità è che vorrei riuscire a sembrare molto più me stessa di quanto non faccia in realtà, perché ciò che ho provato nei brevi attimi in cui mi sono concessa di non avere alcuna restrizione mentale e di non preoccuparmi dei pensieri altrui, è stato ineguagliabile. E questo spiega perché a una settimana da tutto questo io sia ancora completamente ubriaca.
Mi sento innamorata. E’ bello da dire, anche se pare assurdo: non sto parlando di persone, ma di sensazioni. Sono innamorata delle emozioni che ho provato, dell’entusiasmo, della commozione, del coraggio, del tuffo nel vuoto, dei sorrisi. Sono innamorata di me più che mai.