Riflettevo sul poliamorismo. Mi sembra una figata: una cosa bellissima e colma di libertà, argomento da gente matura o che, almeno, ci prova, a “crescere”. Una realtà che richiede impegno, siccome porta a lottare contro tutte le idee malsane che ci vengono inculcate sull’amore e, in generale, sulle relazioni e che, quindi, merita tutta la mia stima.
Se io amassi, se ne fossi in grado, vorrei davvero essere poliamorista. O avere un relazione aperta.
Però odio la gente, quindi credo che inizierò un nuovo movimento; mi nominerò capostipite di una nuova corrente di pensiero sull’amore, sebbene, dato che ne siamo così affamat*, le parole, teorie, scuole, corsi, libri, CD e audiocassette sull’argomento si sprechino.
Ci vuole un nome, e, poiché non amo nessun*, sarò una Zeroamorista. E questo è il primo tentativo di manifesto:
– Le e gli Zeroamorist*, a dispetto del nome, amano. Oppure no. In realtà fanno come pare a loro. Solo che, generalmente, sono molto più propens* ad amare animali, cose, sensazioni ed emozioni che altre persone, perché è pù facile. I sentimenti che un* Zeroamorista prova possono essere anche molto intensi, e ispirare opere d’arte magnifiche (o discrete, o persino brutte, ma comunque frutto di un proprio tentativo di espressione), ma spesso fanno parte di un ribollire confuso ed inespribimile. Per questo motivo, dato che, di solito, con le persone è necessario essere in grado di comunicare in maniera abbastanza chiara i propri sentimenti, le e gli Zeroamorist* preferiscono evitare ed avere un rapporto distaccato con gli altri esseri umani.
Amare un tramonto è molto più semplice e quindi soddisfacente.
– Le e gli Zeroamorist* fanno sesso. Oppure no. A seconda. Certamente l* Zeroamorista che abbia qualche minimo contatto umano si troverà nella condizione, prima o poi, di decidere se fare del sesso. Se in vena, lo farà; declinerà l’eventuale proposta, invece, quando non sarà interessat*. Il sesso tende a piacere, alle persone, e le e gli Zeroamorist* non sono esclus*. E’ chiaro che, qualche ora dopo, l* Zeroamorista dovrà riaffacciarsi sull’orlo del calderone delle emozioni ed affrontarlo, perché il sesso fa di questi strani scherzi, però, sul momento, la prospettiva non l* spaventerà.
Il sesso può anche essere divertente: proviamolo!
– Le e gli Zeroamorist* hanno rapporti di amicizia ricchi. Oppure no. Dipende. In ogni caso possono avere amiche e amici: non c’è nulla che impedisca all* Zeroamorista di avere a che fare con altra gente e di affezionarcisi. Chiaramente il processo sarà complesso, lungo e, a volte, tormentato. Altre volte potrebbe essere molto semplice: dipende molto dal tipo di affinità che si viene a creare. In ogni caso, le e gli Zeroamorist*, proprio perché abituat* ad analizzare (sebbene senza grandi successi) il proprio calderone emotivo, tenderanno alla cautela, soprattutto nell’esprimere attaccamento. Non è difficile che un* Zeroamorista possegga un catalogo mentale dettagliato in cui i contatti con le e gli altr* siano divisi in frequentazioni, conoscenze, collegh*, compagn* di ___ (classe, corso, associazione..), più-che-conoscenti-ma-meno-di-donazione-di-organi, parenti (con o senza donazione di organi), persone interessanti, affinità, amicizie, amori, amori platonici, animali domestici…
Vuole entrare nel mio cuore? Un momento che controllo se è sulla lista.
Bene, direi che come bozza non è male. Forse col tempo riuscirò ad ampliare la lista e a pubblicare il manifesto definitivo. Sarò famosa, verrò chiamata ad intervenire ai talk-show, i giornali mi intervisteranno e pubblicherò un libro che sarà il successo di un’estate. Amerò un sacco, qualcun* in particolare e qualcun* in geneale.. E’ tanto amore, racconterò, a darmi quest’aria spaesata.