Come al solito, capita che gli avvenimenti mi colpiscano in quella che definisco la mia “memoria dell’acqua”: magari dimentico visi e nomi, ma non la sensazione di tutte quelle vibrazioni che mi hanno attraversata, procurandomi piacevoli -oppure dolorosi- cerchi concentrici di emozione, come il celebre sasso nello stagno. Ogni momento che ho vissuto si presenta di fronte a me come un libro di sensazioni che si apre e sfoglia da solo, travolgendomi, spesso, inaspettatamente.
Ieri ho collezionato un altro volume, che è stato piacevole e dolcemente amaro. A volte anche scoraggiante, ma, in linea di massima, positivo.
Sono andata a Bologna per un workshop chiamato Eiaculazione femminile: un viaggio tra anatomia e politica, tenuto da Diana (che bella, bella, bella persona!) e per la festa del decennale del Sexyshock.
Il workshop è stato piacevolissimo, oltre che interessante (ma questo è scontato): l’atmosfera era rilassata ed informale -e se continuo a scrivere così, mi sembrerà di parlare di un buffet. Ok, IO ero rilassata e mi stavo godendo appieno il tutto, assorbendo avidamente quanto veniva detto. Mi sentivo innamorata, avvolta in una nuvola rosa ed il mondo era bellissimo.
La festa che è seguita è stata carina, per una che comunque non ama la discoteca (e la musica alta in generale), la calca, il non poter vedere chiaramente cose e persone e, soprattutto, il non poter parlare con nessuno. Però sono riuscita goffamente a ballare, a lasciarmi trapassare dai bassi e a non restare troppo contratta e in posizione da difesa. Quindi è andata bene. Anzi, grazie alla splendida compagnia, sono riuscita ad andare persino oltre, fino a staccare un pezzo di quel pesante cervello che mi porto addosso e adesso esiste nel mondo una foto di me che fa la cogliona con la camicia aperta. Ho persino fatto un numero meraviglioso col ghiaccio della mia vodka lemon. Degno dei migliori burlesque, secondo me! E poi c’erano un sacco di persone stupende che vorrei riuscire a nominare una per una, in perfetta tradizione da ricordo colmo di dolce nostalgia:
– i due ragazzi di Torino. Ecco, li metto per primi perché sono così merda da non riuscire a ricordarmi i loro nomi. Però, a mia discolpa, posso dire di averli riconosciuti subito e che ero felice di rivederli. E’ stato bello. E loro erano belli vestiti e truccati. Molto più sexissimi di me versione burlesque, ora che ci penso…
– Valentine che è proprio carina ed è stata un ottimo pubblico per il lancio del cubetto di ghiaccio dentro il reggiseno. E poi -ma guarda un po’ cosa la mia memoria sceglie di salvare!- al momento del saluto mi ha fatto un grattino sulla nuca e mi sono sentita coccolatissima. Ecco, l’ho detto. Spero non capiti mai qui, perché poi m’ imbarazzo.
– Simona Pamp che mi ha chiesto se poteva fotografarmi quand’ero col reggiseno in bella vista che ha dato una spinta al mio ego talmente forte che ha fatto trillare la campanella in cima, soprattutto quando mi ha parlato del suo progetto e ho pensato che, forse, sono “una persona che dovreste conoscere”. Sono rimasta stupita, confusa e felice (scusi, signora Consoli).
– Giulietta che è stata gentilissima e disponibile per tutto. Che persona cara.
– La ragazza che non credo di aver mai incontrato prima e che scherzava con me sul fatto che, con le tette quasi fuori, le facevo concorrenza sleale. Il mio ego ha trillato di nuovo. Alla fine ci siamo accordate che ci saremmo divise il mercato equamente: io le donne e lei gli uomini.
Sinceramente: una sconosciuta che mi parla per scherzare con me fa parte delle sorprese piacevoli che non mi aspetto mai. Oddio, sto per commuovermi (che, se aveste visto la scena, c’era solo da ridere, invece XD).
– Sara, Delia, Flavia, Claudia e Chiara (settore ospitalità): sono state veramente disponibili con me e sono stata felice di vedere quanto gentili siano state con me delle persone che neppure mi conoscono. Ringraziare mi sembra così poco… Ah, e poi aggiungo anche Mila e V.
– Diana (sempre la Pornoterrorista). La ricito perché merita: il modo di ringraziare toccandosi con mano il petto è qualcosa che mi colpisce sempre (un’altra delle immagini che il mio cervello salva in automatico). Che fosse nuda dalla cintola in su non ha fatto che rendere quel gesto ancora più sincero. Che bello.
– Le donne a seno scoperto che ho intravisto. Diventeranno il mio modello: sembravano delle stupende guerriere.
L’unica nota negativa è stata rappresentata da me, che mi sento una cogliona: come al solito fuori da ogni tempistica, incapace di trovare la via, i modi o le parole giuste. E a quel dannato istinto alla “verità” accompagnato al timore di recare disturbo, anche quando una semplice bugia (oppure una verità più approfondita ed argomentata, tipo: “No, grazie: ho già mangiato. Però accetto volentieri l’invito di unirmi alla compagnia, piuttosto che fare il condor appollaiato sullo sgabello, anche perché mi farebbe davvero molto piacere”) avrebbero potuto farmi sentire meno scema.
Però forse è vero quanto mi è stato detto: in fondo, io volevo far avere qualcosa a qualcuno e questo è stato fatto. Ho comunque goduto di una presenza piacevole e, in ogni caso, quella persona si è mostrata molto gentile con me (ed è una cosa che mi stupisce sempre, chiunque mi stia parlando). Insomma: sono solo stata colta alla sprovvista ed il terrore di fronte all’inaspettato mi ha tagliato le gambe. Se avessi avuto un asciugamano con me, forse sarebbe andata meglio, ma tant’è….
Ecco, lo sapevo! >.< 😉
Sono capitata qui 😉 un abbraccio cara e grazie per la menzione del tutto immeritata