Ormoni

Adesso ho solo bisogno di sfogarmi, perché sono in fase discendente. Probabilmente funziona come la marea: prima delle mestruazioni -l’onda- le acque si ritirano, si piegano su se stesse, si accartocciano e a me fanno l’effetto della lacrima facile, ma anche di energia repressa che mi spinge a voler fare qualcosa e, contemporaneamente, ad ignorare dove dirigere questo mio desiderio così pressante. Mi ritrovo quindi spaesata, pronta allo scatto, ma bloccata, in una situazione di tensione difficile da gestire. La frustrazione, conseguentemente, mi provoca un enorme senso di insicurezza: non riuscendo a sfogarmi su nulla (perché, come già detto, non trovo l’obiettivo che sento di bramare disperatamente), mi sfogo su me stessa. Non parlo di autolesionismo, anche perché non si tratta di qualcosa che faccio volontariamente: sono i “pensieri automatici” e a volte non sono neppure totalmente espressi, ossia si fermano al limbo della sensazione. Praticamente mi sento una nullità. Intellettualoide, artistoide, (che poi scelgo pure definizioni che non oserei darmi mai neppure da non deformate) poetoide, femministoide, bloggeroide, pagliaccioide: potrei trovarne mille e servirebbero unicamente a mettermi di fronte a qualcuna e ad eleggerla a “Migliore di Me”.
E’ un questi momenti drammatici che sento di volere disperatamente un abbraccio, un attimo di conforto.

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